giovedì 28 novembre 2013

Pillole culinarie

E finalmente è arrivato il momento di Dausin, il ristorantino sperimentato sabato sera dopo un mega giro turistico del centro di Torino in una fredda e soleggiata giornata di fine novembre (provvederò al racconto anche di questa giornata). Veniamo a noi, Dausin è un locale che si trova nel cuore di San Salvario, un borgo multietnico a pochi passi dal centro città e caratterizzato da innumerevoli locali di ogni genere ed etnia. In questo caso si gioca in casa, anche chi non ha molta dimestichezza con i dialetti nordici (me compresa) avrà intuito che Dausin è un termine piemontese che viene tradotto pressappoco "vicino", si tratta infatti di un ristorante a km zero, di quelli che vanno tanto di moda negli ultimi tempi e che come si suol dire "fanno figo". Scherzi a parte, il locale aderisce al progetto eco-gastronomico per la riduzione delle emissioni di CO2, consigliatissimo per chi vuole mangiare sano e buono senza spendere troppo, a questo proposito basti pensare che con otto euro si può gustare un ricco antipasto servito a buffet in pieno stile apericena. Tutti i piatti proposti appartengono alla tradizione piemontese e spesso sono esaltati da uno squisito e originale tocco personale della casa. Il menù varia quotidianamente e viene aggiornato sulla lavagna posta al centro del locale (altra nota che trovo particolarmente simpatica). Io e la mia dolce metà abbiamo scelto di dare inizio alle danze con un primo: ravioloni ripieni di mozzarella di bufala e conditi con ricotta fresca, olive e pomodoro per proseguire un tagliere di formaggi servito con fettine di pere, miele e cugnà, una sorta di marmellata di mele cotogne, uvetta, frutta fresca e fichi (tra gli ingredienti principali). Tutto ottimo, i ravioli si scioglievano in bocca e i formaggi non ci hanno deluso. Purtroppo non abbiamo avuto modo di assaporare i dolci, la lavagna riportava la famosissima torta 900, ideata dal pasticcere Ottavio Bertinotti in occasione dell'avvento del '900 e la cui ricetta è segretissima, pazienza, sarà un'ottima scusa per tornarci! Basta parlare di cibo... Per il momento almeno. L'ambiente è intimo e informale, senza troppe pretese per quanto riguarda gli arredi e le pareti sui toni del verde danno l'idea dell'attenzione che viene data alla questione ecologica. Se un pochettino vi ho incuriosito, vi do qualche consiglio: 1. Prenotate, il ristorante non è molto grande ed è sempre al completo, quindi meglio organizzarsi in anticipo. 2. Per raggiungerlo basterà seguire le indicazioni per Porta Nuova, si trova a due passi dalla stazione, non potete sbagliare. 3. Parcheggio: trovare un posto sul corso o nelle varie viuzze è un'ardua impresa! La soluzione migliore è accedere al parcheggio sotterraneo di piazza Carlo Felice, soprattutto se la vostra cena è organizzata nel fine settimana. 4. Ribadisco, il locale è a km zero di conseguenza troverete soltanto piatti preparati con ingredienti di stagione. 5. Gustatevi la cena e per smaltire, un giro nella Torino notturna non può che essere la ciliegina sulla torta.

lunedì 25 novembre 2013

Pillole culinarie

Sto procedendo vergognosamente a rilento e spero di riuscire a rimettermi in carreggiata per tornare costante come non mai!! Intanto ricomincio dal cibo.... Negli ultimi giorni mi sono messa alla ricerca di ristoranti piemontesi in cui portare ospiti napoletani che a casa mia difficilmente potrebbero assaporare specialità nordiche viste le mie origini, diciamo, mediterranee. Ristorante trovato e anche apprezzato ma non ve ne parlerò subito, prima, ribadendo il fatto che sono vergognosamente in ritardo, volevo dare la precedenza ad un posticino visitato, ahimè, più di qualche mese fa. Si tratta de "La Posta", un ristorante spagnolo che si trova nei pressi della stazione di Poggibonsi in provincia di Siena. Il locale è molto piccolo, per questo è consigliata la prenotazione, l'atmosfera è intima e accogliente, l'arredo richiama un'atmosfera casalinga,infatti, la disposizione di ogni singolo dettaglio, a cominciare dai quadri per finire con l'illuminazione fa sentire il cliente a casa propria e tale sensazione è confermata dalla cordialità e simpatia dei proprietari. Per quanto riguarda le portate, non conoscendo bene la cucina spagnola abbiamo deciso di buttarci su un antipasto misto che ci ha fatto venire voglia di tornare per approfondire ogni singola specialità... Tutte buonissime! Non potevamo non proseguire con la paella (anche questa va prenotata in anticipo)... Ottima, si sentiva la freschezza degli ingredienti, nulla di congelato. DA PROVARE DECISAMENTE!